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i produttori sospesi tra tregua e caos


Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Bentornati su AgriNext, l’informazione sull’agricoltura in transizione che da Bruxelles arriva sulle nostre tavole. La newsletter è a cura di Alessia Capasso, Food & Agri reporter per Europa.Today.it (per commenti, suggerimenti ed eventuali correzioni scrivete ad alessiacapasso@yahoo.it).
 L’ultima puntata del nostro podcast è dedicata ai giovani agricoltori. Potete ascoltarla sul nostro sito o su Spotify.

La settimana agroalimentare nell’Unione europea 

Stop! Dimentica – Dopo la marcia indietro di Donald Trump, che ha optato per una “sospensione” temporanea di alcuni dazi appena annunciati, anche Bruxelles ha deciso di fare un passo indietro. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha parlato di “negoziati costruttivi con gli Stati Uniti”, e dell’obiettivo di “raggiungere un commercio senza attriti e reciprocamente vantaggioso”. Al tempo stesso però la politica tedesca ha assicurato che l’Ue prosegue nei suoi “partenariati commerciali, impegnandosi con i Paesi che rappresentano l’87% del commercio globale e condividono il nostro impegno per uno scambio gratuito e aperto di beni, servizi e idee”. Tradotto: bene tenere in piedi la storica (ma ormai instabile) relazione con Washington, ma il flirt asiatico prosegue. I produttori intanto provano a capire se possono tirare un sospiro di sollievo o se si tratta solo di un’apnea di 90 giorni. A fine negoziati lo sapremo.  

L’ottimista – All’inizio della settimana il commissario all’Agricoltura Christophe Hansen, in visita al Vinitaly di Verona, è stato ubriacato dai mille impegni, tra visite a ministro, Regioni, confederazioni agricole, cantine e cucine. “Siamo a un bivio ed è il momento giusto perché la Commissione intervenga a sostegno del vino”, ha dichiarato il lussemburghese. Poi ha promesso che il “pacchetto vino dovrebbe essere approvato entro l’autunno. Sono ottimista”. 

Vigne da export – Con 14 miliardi di euro di fatturato nel 2024, la filiera vitivinicola rappresenta il 10% dell’agroalimentare nazionale, grazie a 241 mila aziende agricole e agli oltre 680 mila ettari di superficie viticola investita nel 2024 e alle circa 30 mila imprese vinificatrici. I dati Ismea sono stati presentati da Sergio Marchi al Vinitaly. L’Italia in un decennio ha surclassato Francia e Spagna in termini di valore delle esportazioni, con una crescita di oltre il 50%. 

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Dal Parlamento Ue – Nel corso della riunione della commissione per l’Agricoltura dell’Eurocamera dell’8 aprile, è stato ha approvato il dossier dedicato al Rafforzamento delle zone rurali nell’Ue attraverso la politica di coesione. “Per la prima volta presentiamo una proposta concreta per le aree rurali, con soluzioni pratiche per le politiche sociali, ambientali ed economiche, senza limitarci a una semplice fotografia dei problemi”, ha commentato Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi. Il dossier prova ad arginare il pressing delle destre, che dopo aver ghigliottinato la Farm to fork, per la prossima Pac vorrebbero veder sparire qualunque riferimento ad ecologia e al Green deal.  

Cosa bolle in pentola

Collaborazioni – I rappresentanti degli Stati membri della commissione speciale per l’agricoltura (SCA) hanno approvato il mandato negoziale del Consiglio su un regolamento relativo alle nuove norme volte a combattere le pratiche commerciali transfrontaliere sleali nella catena di approvvigionamento agricolo e alimentare. Obiettivo: un meccanismo di assistenza reciproca, con maggiore scambio di informazioni e la possibilità che un’autorità nazionale chieda a quella di un altro Stato membro di eseguire misure per loro conto. La norma dovrebbe integrare la direttiva sulla lotta contro le pratiche commerciali sleali, approvata nel 2019, volta a proteggere gli agricoltori che vendono i loro prodotti ai grandi supermercati e alle aziende di trasformazione alimentare. Circa il 20% circa dei prodotti agricoli e alimentari consumati in uno Stato membro dell’Ue proviene da un altro Paese.

L’avanzata – In settimana Bruxelles ha autorizzato tre grani geneticamente modificati per alimenti e mangimi per animali, ritenuti sicuri in seguito ad una valutazione scientifica favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Resta in piedi il divieto di coltivazione degli Ogm nell’Ue. Un panorama che potrebbe presto mutare con le regole in via di approvazione sulle Nuove tecniche genomiche (Tea). Il ministro italiano Francesco Lollobrigida aveva annunciato che la Legge di Bilancio 2025 destinava “21 milioni di euro alla ricerca”, per sostenere “lo sviluppo delle Tea, strumenti che consentono di migliorare le colture senza ricorrere agli Ogm”. 

Il commento – Critica a tal proposito la Rete dei semi rurali, che contesta l’entusiasmo tricolore per una sola tecnologia. “Mentre si stanziavano queste risorse, il ministero ha ridotto il fondo destinato all’implementazione del Trattato Fao sulla diversità vegetale agricola a cui già dedicava soltanto un milione di euro all’anno circa. Sarà quindi ancora più difficile mantenere le banche delle sementi, luoghi deputati alla conservazione della biodiversità agricola per fini di ricerca o di uso diretto da parte degli agricoltori”.

Fuori dal gregge – Rapporti e dati 

AI per il clima – Un modello di intelligenza artificiale spiegabile (xAI), guidato da esperti e sviluppato dal Centro di ricerca congiunto della Commissione europea (JRC) verrà utilizzato per rilevare molteplici rischi climatici che hanno un impatto sull’agricoltura in Europa. Tutti i dettagli sulla rivista Nature.

Aller-retour – Mentre i dazi fanno tremare le borse e alimentano paure, i dati del 2024 confermano un’ulteriore crescita delle esportazioni agroalimentari dell’Ue, che raggiungono i 235,4 miliardi di euro. Prima destinazione: il Regno Unito (23%) e seconda piazza proprio per gli Usa (13%). Al ribasso invece le esportazioni verso la Russia e la Cina. A dominare l’export sono le preparazioni a base di cereali (11%), i prodotti lattiero-caseari (8%) e il vino (7%). Il record riguarda anche il viaggio all’inverso (anche se in minura nettamente minore), con l’import che raggiunge i 171,8 miliardi di euro. Ad incidere è stato un forte aumento del prezzo delle importazioni di cacao, caffè, frutta e noci. 

Strade gialloblu – L’Ue e l’Ucraina hanno esteso il loro accordo sui trasporti stradali fino al 31 dicembre 2025, finalizzato a dare ulteriore impulso al commercio e facilitare l’accesso di Kiev ai mercati globali oltre che a quello europeo. Dal giugno 2022, le importazioni dall’Ucraina su strada sono aumentate del 42% in volume e del 28% in valore, mentre le esportazioni dell’Ue verso l’Ucraina sono cresciute del 37% in volume e del 50% in valore. 

Il gigante del latte – Un gruppo alimentare dal fatturato pari a diciannove miliardi di euro. Questa la prospettiva derivante dalla fusione della danese Arla e della tedesca Dmk Group, società leader nel settore lattiero-caseario. In attesa dell’approvazione ufficiale, sul colosso del latte nel cuore dell’Europa si è espressa l’Associazione federale dei produttori di latte tedeschi (Bdm), che definisce la fusione “un ulteriore passo verso un mercato oligopolistico”. “Quello che qui viene spacciato per un’unione di valori e punti di forza comuni è in realtà una concentrazione di potere che limita ulteriormente la concorrenza per il latte crudo e aumenta la dipendenza degli allevatori di bovini da latte da poche grandi aziende”, ha commentato il presidente della Bdm, Karsten Hansen.

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L’agenda agroalimentare a Bruxelles e dintorni

17 – 25 Aprile, Bruxelles – Al via la quinta edizione del Festival “Nourrir l’Humanité” centrata sulla transizione alimentare e le questioni di giustizia sociale. Nel programma: spettacoli, dibattiti, workshop, passeggiate urbane, pasti solidali, visite in fattoria. 

8 Maggio, Bruxelles – La Commissione organizza una conferenza sulla visione per l’agricoltura e l’alimentazione. Il link per registrarsi è qui



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