La Camera dei Deputati, dopo tanta attesa, ha finalmente approvato il Decreto Bollette, un provvedimento che introduce importanti novità su agevolazioni energetiche, bonus elettrodomestici e molto altro. Con 182 voti favorevoli, 113 contrari e 4 astenuti, il testo passa ora al Senato per la conversione in legge, prevista entro il 29 aprile. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per cittadini e imprese.
Decreto bollette: con il bonus un sostegno per milioni di famiglie
Tra le misure più significative del decreto, spicca il bonus bollette, un contributo una tantum di 200 euro sulla bolletta elettrica destinato alle famiglie con Isee fino a 25 mila euro. Per i nuclei che già beneficiano del bonus sociale (con Isee fino a 9.530 euro), l’importo complessivo può arrivare a 500 euro. Secondo Arera, l’Autorità per l’Energia, sono circa 5,53 milioni i nuclei familiari che potrebbero accedere a questa agevolazione, ma la platea potrebbe ampliarsi a 8 milioni di utenti in base ai criteri reddituali. Per finanziare questa iniziativa, sono stati stanziati complessivamente 1,6 miliardi di euro.
Tutela graduale: più tempo per il mercato libero
Il decreto, introduce una proroga del servizio a tutele graduali per i consumatori vulnerabili, che potranno rimanere in una forma di mercato energetico tutelato anche dopo il 2027. Una misura pensata per garantire maggiore protezione durante il passaggio al mercato libero, particolarmente per cittadini e micro-imprese.
L’aumento del costo dell’energia elettrica e di conseguenza delle bollette, ha costretto il Governo a trovare delle soluzioni (Getty)
Bonus elettrodomestici: meno burocrazia, più vantaggi
Per il bonus elettrodomestici, si abbandona il sistema del “click day”, ritenuto troppo limitante, a favore dello sconto diretto in fattura. Questo rende l’agevolazione più accessibile e immediata. Inoltre, viene eliminata la soglia minima di classe energetica per i prodotti acquistati, una decisione che favorisce anche la produzione made in Italy, garantendo maggiore competitività.
Incentivi caldaie: regole più rigide
Il decreto Bollette conferma che le caldaie potranno continuare a beneficiare di agevolazioni solo se inserite all’interno di sistemi ibridi, cioè in combinazione con pompe di calore. Emendamenti che puntavano a estendere ulteriormente gli incentivi sono stati ritirati prima della fiducia alla Camera.
Auto aziendali: salvaguardia per i veicoli già ordinati
Il provvedimento, include anche un emendamento che evita il nuovo regime di tassazione per i veicoli aziendali ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo tra il primo gennaio e il 30 giugno 2025. Gli oneri previsti ammontano a circa 8,3 milioni di euro per il 2025, crescendo a 9,5 milioni negli anni successivi fino al 2027. Per coprire i costi, si attingerà al Fondo per interventi strutturali di politica economica.
Misure per le imprese: sostegno contro i rincari
Il decreto prevede importanti interventi per ridurre i costi energetici delle imprese. Tra questi, spiccano:
- 600 milioni di euro per il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, finanziati attraverso i proventi delle aste CO2.
- azzeramento per sei mesi della componente Asos sulle bollette delle imprese non domestiche in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW.
Questo pacchetto di misure include, inoltre, modifiche al sistema di remunerazione per la produzione di energia rinnovabile, scollegandola dai prezzi del mercato elettrico per evitare eccessive oscillazioni.
Decreto Bollette, verso la conversione in legge
Il Decreto Bollette rappresenta un passo nel contrastare i rincari energetici e nel sostenere famiglie e imprese. Le novità introdotte puntano, infatti, a offrire un aiuto immediato, ma anche a garantire maggiore stabilità nel tempo, accompagnando la transizione energetica con misure concrete e mirate. Con l’approvazione alla Camera, il testo si avvicina ora alla conversione definitiva, attesa entro il 29 aprile.
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