(Teleborsa) – Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. In particolare, la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
Il processo disinflazionistico
La BCE spiega che il processo disinflazionistico “è ben avviato”. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare le attese degli esperti di Francoforte; a marzo sono diminuite sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo. Anche l’inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica delle retribuzioni si sta moderando e i profitti stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione di una crescita salariale tuttora elevata.
La salute dell’economia
L’economia dell’area dell’euro “ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”, si legge nello statement. Secondo la BCE, “è probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l’area dell’euro”.
Le intenzioni del Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine. “Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione – viene sottolineato – In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
I nuovi tassi di interesse di riferimento
Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,25%, al 2,40% e al 2,65%, con effetto dal 23 aprile 2025.
I programmi di acquisto
I portafogli del PAA e del PEPP (pandemic emergency purchase programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link