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Rivoluzione dei droni: è il momento di costruire una filiera nazionale


Il mercato professionale dei droni in Italia tocca 160 mln di euro e crescerà ancora entro il 2027. 1.882 progetti di droni censiti a livello mondiale tra il 2019 e il 2024, il 16% è già operativo

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Il settore della mobilità aerea avanzata e dei droni sta vivendo una vera e propria rivoluzione, attirando sempre più attenzione in aree cruciali come la sostenibilità, la sanità pubblica, la sicurezza e il miglioramento dell’efficienza nelle attività industriali.

L’Italia è tra i leader di questa rivoluzione, grazie al suo Piano Strategico Nazionale e a un ecosistema di imprese ed enti pionieri che stanno tracciando un percorso innovativo. Nel 2024, il mercato professionale (B2b e B2g) dei droni nel nostro Paese ha raggiunto i 160 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto al 2023, e nel prossimo triennio l’80% degli attori del settore prevede un’espansione significativa. Il tessuto industriale del settore sembra essere in fase di consolidamento: le imprese sono 657 nel 2024 (erano 664 nel 2023, 706 nel 2022); mediamente, ogni anno il 5% cessa l’attività, prevalentemente aziende piccole e nate di recente, contro il 2% di nuove nascite. Un’analisi di 1.882 progetti con droni a livello internazionale mostra che il 16% è già operativo e sta affiancando o sostituendo il modo in cui imprese e PA realizzano le proprie attività.

È quanto emerso della ricerca dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano, presentata oggi all’evento “Innovazione tecnologica e transizione sostenibile: le opportunità del settore Droni e Mobilità Aerea Avanzata” presso l’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio a Roma, a cui sono intervenuti importanti rappresentanti istituzionali, tra cui il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. L’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata è uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della POLIMI School of Management (www.osservatori.net) che affrontano tutti i temi chiave dell’Innovazione Digitale nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione.

“É il momento di realizzare una vera e propria filiera nazionale per passare da una fase di sperimentazione a progetti operativi – afferma Marco Lovera, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea AvanzataIl sistema Paese è chiamato a inserire queste tecnologie nei piani di sviluppo territoriale per favorire la diffusione delle applicazioni”.

“L’ecosistema italiano – aggiunge Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzataforte di solide competenze tecnologiche, normative e operative, può e deve porsi come apripista per molteplici applicazioni”

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Il settore dei droni negli anni

Negli ultimi anni, il settore dei droni e della mobilità aerea avanzata ha registrato uno sviluppo significativo, sia dal punto di vista normativo sia da quello applicativo. Questa evoluzione è stata caratterizzata da importanti tappe storiche, tra cui l’introduzione del regolamento europeo di EASA, dei regolamenti U-space e della strategia nazionale AAM di ENAC. Queste normative hanno rappresentato un fondamentale passo avanti per il settore, tracciando le regole del gioco e garantendo una maggiore sicurezza delle operazioni. Parallelamente, il settore ha visto l’affermazione di diversi importanti progetti in ambiti che spaziano dal trasporto di materiale medico-sanitario al trasporto di merci generiche, dalle ispezioni alla ricerca e soccorso.

 

I 3 livelli di maturità

L’analisi di 82 esperti coinvolti dall’Osservatorio su 15 use case rappresentativi del settore, fa emergere tre cluster distinti.

  • Sono in fase embrionale, con un punteggio medio di 1,6 su 4, i progetti di trasporto di persone con droni in aree urbane ed extra-urbane. In questo cluster serve un importante sviluppo normativo e di competenze degli attori del settore, una crescita di comprensione da parte del pubblico e uno sviluppo tecnico e tecnologico.
  • Sono in fase di sviluppo con un punteggio medio di 2,2 il trasporto di merci, le manutenzioni che richiedono il contatto fisico del drone con un’infrastruttura, gli inventari di magazzino e le applicazioni in ambito agricolo. In generale, la dimensione meno sviluppata è quella normativa, ma ogni use case presenta priorità differenti. Ad esempio, per l’inventario di magazzino è necessario investire nello sviluppo delle competenze, mentre per il trasporto di materiale medico-sanitario a temperatura controllata è prioritario concentrarsi sullo sviluppo tecnologico.
  • Sono in fase di consolidamento, con un punteggio medio di 2,7, ispezioni, spettacoli aerei, ricerca e soccorso, sicurezza e sorveglianza, oltre ad attività di rilievi, mappature e monitoraggio. Si tratta degli ambiti applicativi da cui la tecnologia è nata e in cui ha già dimostrato di saper portare importanti benefici per le attività di imprese e pubbliche amministrazioni. Seppur questo sia il cluster più maturo permangono diverse aree di sviluppo e crescita che riguardano la regolamentazione, lo sviluppo di infrastrutture fisiche e digitali, l’evoluzione tecnologica, l’aumento dell’accettazione sociale e la sostenibilità dei modelli di business delle imprese ancora troppo ancorate a logiche di ricavi one shot e al supporto dei finanziatori.



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