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Polizze catastrofali, bene la proroga ma rischio confusione resta alto: il punto di Confartigianato


Con il Decreto Legge n. 39 del 2025, il panorama normativo italiano in materia di assicurazioni aziendali contro eventi estremi si arricchisce di nuovi elementi. Il provvedimento, convertito in legge a marzo, ha introdotto una significativa proroga riguardo all’obbligo per le imprese di sottoscrivere polizze catastrofali, estendendo le scadenze e differenziando i termini in base alla dimensione aziendale. Una scelta che, secondo molti operatori del settore, rappresenta un passo importante verso una maggiore equità e sostenibilità del nuovo impianto normativo.

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Obbligo polizze catastrofali: una proroga attesa e differenziata

Il nuovo termine per l’adeguamento agli obblighi assicurativi polizze catastrofali è fissato al 31 dicembre 2025 per le micro e piccole imprese, mentre per le medie imprese la scadenza è stata spostata al 1° ottobre 2025.

Nessuna variazione, invece, per le grandi imprese, che restano vincolate al termine originario del 31 marzo 2025.

La distinzione operata dal legislatore rappresenta un’applicazione concreta del principio di proporzionalità, tenendo conto delle diverse capacità operative e finanziarie delle imprese coinvolte. Questa articolazione temporale è stata accolta positivamente dalle associazioni di categoria, che avevano da tempo sollecitato una revisione del calendario di attuazione dell’obbligo assicurativo.

La definizione di piccole, micro, medie e grandi imprese

Per la definizione di piccole, micro, medie e grandi imprese vale la direttiva UE n. 2775/2023. In particolare, affinché rientrino in tali categorie, è necessario che le imprese, alla data di chiusura del bilancio, non superino i limiti numerici di almeno due dei tre criteri rappresentati dal totale dello stato patrimoniale, dai ricavi netti delle vendite e delle prestazioni e dal numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio:

Microimpresa

  • totale dello stato patrimoniale: 450 mila euro;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 900 mila euro;
  • numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 10.

Piccola impresa

  • totale dello stato patrimoniale: 5 milioni di euro;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 10 milioni di euro;
  • numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 50.

Impresa di medie dimensioni (non rientranti nelle precedenti categorie)

  • totale dello stato patrimoniale: 25 milioni di euro;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50 milioni di euro;
  • numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 250.

Grandi imprese

  • totale dello stato patrimoniale: 25 milioni di euro;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50 milioni di euro;
  • numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 250.

Il punto di vista del territorio: la voce di Confartigianato Cuneo

Uno dei commenti più significativi arriva da Confartigianato Cuneo, che ha espresso soddisfazione per l’adozione di una misura ritenuta più equilibrata. L’associazione aveva evidenziato negli scorsi mesi le criticità generate dalla previsione dell’obbligo assicurativo introdotto con la Legge di Bilancio 2024. Sottolineando il rischio di ripercussioni negative sul tessuto produttivo, in particolare per le realtà di minori dimensioni.

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Il presidente Luca Crosetto ha rimarcato come il rinvio rappresenti un’occasione importante per intervenire in modo più ordinato sull’attuazione della norma. Il tempo guadagnato, secondo Crosetto, dovrà essere impiegato per risolvere nodi interpretativi ancora presenti, definire con chiarezza i criteri contrattuali e costruire un’infrastruttura informativa adeguata.

Un tempo prezioso per costruire consapevolezza e trasparenza

Il periodo di proroga concesso dal decreto non deve essere percepito come una semplice dilazione, ma come un’opportunità per costruire un sistema assicurativo più funzionale e trasparente. Tra gli obiettivi principali, vi è quello di realizzare un portale informativo gestito da IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che permetta alle imprese di confrontare in maniera trasparente le diverse offerte disponibili sul mercato.

Un’iniziativa di questo tipo risponderebbe all’esigenza di chiarezza e orientamento, facilitando la scelta delle polizze catastrofali più adatte in base al profilo di rischio e alle specifiche necessità di ogni realtà imprenditoriale.

Le proposte di Confartigianato: esenzioni e chiarezza normativa

Oltre alla richiesta di proroga, Confartigianato ha avanzato ulteriori proposte per rendere l’obbligo assicurativo più equo e sostenibile. In particolare, l’associazione chiede che vengano esentate dall’obbligo le imprese che operano in immobili presi in affitto da soggetti privati. In questi casi, la responsabilità della tutela assicurativa dovrebbe essere attribuita al proprietario dell’immobile, piuttosto che all’affittuario.

Altra richiesta riguarda le imprese che operano in regime forfetario, nonché le attività personali non in regime agevolato ma che dispongano di un parco attrezzature di valore contenuto, sotto la soglia dei 20.000 euro. L’introduzione di esenzioni per queste categorie rappresenterebbe un riconoscimento della loro limitata esposizione al rischio e della ridotta capacità di investimento.

Particolarmente delicata, infine, è la questione relativa ai beni immobili gravati da abusi edilizi, anche se di lieve entità. L’assenza di una definizione normativa chiara sta penalizzando numerose imprese, che si trovano impossibilitate a stipulare le polizze a causa di difformità urbanistiche minori. Una soluzione legislativa in merito viene considerata urgente per evitare disparità di trattamento e blocchi operativi.

Obbligo polizze catastrofali: il ruolo del supporto tecnico-specialistico

In un contesto ancora in evoluzione, il ruolo della consulenza specializzata diventa sempre più centrale. Confartigianato, attraverso la società di sistema Artigianbroker, offre alle imprese la possibilità di accedere a servizi di analisi e consulenza assicurativa gratuiti, con particolare attenzione proprio agli obblighi legati alle polizze contro eventi catastrofali.

Un’iniziativa utile per accompagnare le imprese nella fase di adeguamento, fornendo strumenti di lettura chiari e personalizzati.

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Gli imprenditori possono rivolgersi agli sportelli territoriali di Confartigianato Cuneo per richiedere una valutazione dettagliata del proprio pacchetto assicurativo, con l’obiettivo di verificare la conformità alla normativa e ottimizzare i costi.

Riassumendo

  • Il DL 39/2025 proroga l’obbligo delle polizze catastrofali per piccole imprese.
  • Scadenze differenziate in base alla dimensione aziendale, nessuna proroga per le grandi imprese.
  • Confartigianato accoglie positivamente il rinvio, utile per una transizione più ordinata.
  • Previsto un portale IVASS per confrontare le offerte assicurative in modo trasparente.
  • Richieste esenzioni per imprese forfettarie, affittuari e beni con piccole irregolarità edilizie.
  • Artigianbroker offre consulenze gratuite per aiutare le imprese a scegliere le polizze giuste.



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