Ha raccolto 7,2 milioni di euro di fondi nel suo “round seed” ovvero nel suo turno di finanziamenti iniziali la startup Tundr a motore comasco. Di cosa si occupa Tundr? In breve semplifica la gestione del welfare aziendale e valorizza i dipendenti delle imprese con un approccio evoluto che coniuga tecnologia e attenzione per le persone.
Un bel risultato per il fondatore, Giorgio Seveso, comasco doc, classe 1997, maturità scientifica al liceo Giovio, poi laurea in Bocconi, studi in Canada alla Simon Fraser e un Master in Bocconi, mentre tirava discretamente anche con il pallone al Maslianico in Seconda Categoria, dove ha anche allenato nelle giovanili.
Il round seed da 7,2 milioni di euro è stato guidato dalla società di venture capital italo-francese 360 Capital, attraverso il fondo 360 Digitaly, sostenuto da CDP Venture Capital Sgr con il Digital Transition Fund – Pnrr.
Il percorso
L’investimento consentirà alla startup di rafforzare la propria presenza sul mercato italiano, ampliando ulteriormente la base clienti e proseguendo lo sviluppo di nuovi prodotti. La startup, lanciata nel 2022 da Giorgio Seveso, Jules Arthur Sastre e Luca Milesi, ha sedi a Milano e Lecce e conta un team di 30 persone.
Al round hanno partecipato anche Azimut Libera Impresa SGR (tramite i fondi Azimut Eltif – Venture Capital ALIcrowd III e IV), Vento, Alecla7, Vesper Holding e una cordata di business angel internazionali tra cui Jean Canzoneri, founder di Ogury, e Carlo Enrico, ex Mastercard, che entra nel CdA di Tundr.
Lo strumento
Tundr si distingue nel panorama del welfare aziendale per la “Tundr Card”, utilizzabile sul circuito Mastercard presso oltre 70.000 punti vendita, in conformità al quadro normativo vigente e alle direttive dell’Amministrazione finanziaria. Non a caso è la prima fintech ad essere entrata in Aiwa (Associazione Italiana Welfare Aziendale) con l’obiettivo di promuovere e sostenere la crescita del welfare aziendale in Italia.
«Oggi più che mai – commenta il comasco Giorgio Seveso, Ceo e co-founder di Tundr – il welfare aziendale dà forma e valore al contesto in cui lavoriamo e viviamo. Non si tratta più di un benefit accessorio, ma di un potente strumento strategico volto a proiettare nel futuro il legame tra persone e aziende. In un mercato rigido e inefficiente, abbiamo reso l’esperienza welfare realmente a portata di mano e davvero accessibile. Con Tundr stiamo costruendo un ecosistema che rappresenta un nuovo standard per il mondo del lavoro: aperto, democratico e disegnato attorno alle persone. Questo round ci permetterà di accelerare la crescita nel mercato italiano e ampliare l’offerta prodotto con una semplice visione: rendere i benefit accessibili a tutti, ovunque e in qualsiasi momento». «Il welfare aziendale – aggiunge Lucrezia Lucotti, Partner di 360 Capital, aggiunge – è stato teatro di innovazione in diversi Paesi europei negli scorsi anni grazie alla nascita di soluzioni fintech e digitali. Oggi per l’Italia i tempi sembrano essere sufficientemente maturi per compiere lo stesso percorso. Siamo felici di poter sostenere una realtà in forte crescita come Tundr che ha dimostrato di riuscire ad imporsi sul mercato rapidamente e con molte meno risorse a disposizione rispetto ai competitor domestici ed internazionali».
Tundr è stata assistita nell’operazione dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, mentre 360 Capital è stata supportata dallo studio legale Bonelli Erede.
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