Il 2024 si è chiuso all’insegna di un bilancio in salute per la Camera di commercio di Trento, il cui consiglio camerale ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo che ha comportato proventi per 17.787.223,54 euro e oneri per 16.662.090,85 euro, con un avanzo di 1.125.132,69, destinato all’accantonamento per rinforzare l’assetto patrimoniale dell’Ente e che già in passato ha permesso di far fronte a situazioni drammatiche e imprevedibili, come i danni economici causati dalla pandemia, finanziando azioni straordinarie a sostegno delle imprese.
«Nel corso del 2024 – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Trento e presidente di Confartigianato imprese Trentino, Andrea De Zordo – l’azione dell’Ente camerale si è concentrata su un accurato monitoraggio dell’andamento dell’economia trentina e sugli effetti che le sfide poste dai cambiamenti economici, politici, tecnologici e sociali in atto hanno esercitato su di essa. Si è fatta interprete delle istanze del mondo imprenditoriale e ha impostato un dialogo aperto e franco con la politica, per fare fronte comune e affiancare le imprese nel difficile compito misurarsi con scenari complicati e in rapida evoluzione».
La Camera di commercio di Trento ha posto in atto una serie di iniziative coerenti con le esigenze delle imprese trentine, sostenendo la digitalizzazione, promuovendo la formazione e l’alternanza scuola-lavoro e realizzando mirate attività di valorizzazione delle eccellenze territoriali. Tra le azioni più significative, per fornire un sostegno non solo in termini finanziari e di servizi, ma anche culturali, la Camera di commercio di Trento ha realizzato un ciclo di incontri – denominati “CamLab – Dialoghi su impresa e innovazione” – incentrati su tematiche riguardanti la difficoltà di reperimento della manodopera, la centralità della formazione nel processo di sviluppo aziendale, il problema della convivenza e del passaggio generazionale all’interno delle imprese.
Significativa anche l’attenzione rivolta alla diffusione dei criteri ESG, alla transizione energetica e alla promozione dell’economia circolare, in linea con i contenuti della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR. Sono stati programmati sul territorio eventi informativi, in collaborazione con il Consorzio BIM Adige Trento, per promuovere il ricorso a nuove forme di produzione e consumo attraverso la creazione di Comunità energetiche rinnovabili (CER).
In termini di semplificazione, per dare una risposta pratica alla necessità di alleggerire gli iter burocratici, la Camera di commercio di Trento si è attivata su più fronti. Tra questi, figura l’attività dello Sportello unico per le attività produttive (SUAP), con l’implementazione al suo interno del “Fascicolo informatico d’impresa”, gestito dall’Ente camerale, nel quale tutte le amministrazioni pubbliche devono depositare i dati, gli atti e i documenti inerenti un’attività produttiva. Il materiale così raccolto viene reso disponibile anche per futuri procedimenti e controlli, evitando quindi di richiedere all’impresa la stessa la documentazione che, di fatto, risulta già in possesso del comparto pubblico.
Per quanto riguarda il quadro interistituzionale, lo scorso anno, in attesa che venisse stipulato l’Accordo di programma valido per il periodo 2025-2028, è stato predisposto un Accordo “stralcio” con la Provincia autonoma di Trento, grazie al quale è stato possibile rendere operativo e dare continuità al programma delle attività previste. Prosegue inoltre l’impegno della Camera di commercio nell’ambito del protocollo di legalità che permette al Commissariato del Governo, alle autorità giudiziarie e alle forze dell’ordine di accedere, a titolo gratuito, ai dati del Registro delle Imprese e di EBR (European Business Register).
Per quanto concerne gli aspetti relativi alle fonti di finanziamento dell’Ente, con decreto del ministero delle Imprese e del “Made in Italy”, era stato autorizzato l’incremento del diritto annuale nella misura del 20% per gli anni 2023, 2024 e 2025, finalizzato alla realizzazione di due progetti di sistema. Il primo riguarda “La doppia transizione: digitale ed ecologica”, il secondo la “Formazione lavoro”.
Il consiglio camerale ha approvato anche il bilancio di Accademia d’Impresa che nel corso del 2024 ha ulteriormente potenziato e diversificato la sua offerta formativa, spaziando dal supporto alla crescita delle capacità manageriali ai temi legati ai processi di transizione digitale ed ecologica, con particolare focus sull’intelligenza artificiale e sulla valorizzazione della cultura di prodotto e di territorio. Nello specifico, nel 2024 i ricavi dell’Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento hanno raggiunto quota 1.987.639,24 euro e i costi 1.976.460,99 euro. Ne è derivato un utile di esercizio che, al netto della gestione finanziaria e delle imposte, risulta pari a 13.997,78 euro.
Il consistente avanzo di gestione conseguito dalla Camera di commercio di Trento per il presidente di Confesercenti Trentino, Mauro Paissan, che ha sottolineato come questo risultato positivo, pur essendo «testimonianza di una gestione oculata», potrebbe anche essere interpretato come «sintomo di eccessiva prudenza e di mancanza di coraggio e intraprendenza nell’aumentare e sviluppare nuovi progetti a sostegno del sistema economico trentino».
Confesercenti propone di utilizzare l’avanzo di gestione per la creazione di un “Fondo per la rigenerazione economica di prossimità” destinato a tre ambiti prioritari: il commercio al dettaglio e ambulante, il comparto della ristorazione e pubblici esercizi e il settore dei servizi. Settori che, come evidenziato dalle analisi economiche, «stanno vivendo sfide complesse legate ai mutamenti nei modelli di consumo, alla digitalizzazione, all’incremento dei costi operativi e alla difficoltà nel reperimento di personale qualificato».
Particolare attenzione viene riservata al commercio di prossimità, definito da Paissan «non solo un fondamentale segmento economico del nostro territorio, ma anche un insostituibile presidio sociale, culturale e di sicurezza». Per questo settore, duramente colpito dalla crescita dell’e-commerce, Confesercenti propone interventi mirati alla nascita di nuove attività di vicinato, alla tutela delle botteghe storiche e alla riqualificazione dei mercati ambulanti.
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