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Digitale, un check up per le imprese comasche


Check-up gratuiti per misurare il livello di digitalizzazione della propria micro o piccola impresa e ottenere un’analisi personalizzata che evidenzia i possibili percorsi di miglioramento, suggerendo dove e come integrare le nuove tecnologie, inclusa l’Intelligenza Artificiale.

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Si è aperta in questi giorni per le pmi comasche la possibilità di partecipare al Progetto Gate For Innovation – G4I, finanziato con fondi del Pnrr, promosso da Confartigianato Nazionale. L’obiettivo è quello di offrire, soprattutto alle micro e piccole imprese, un percorso personalizzato per valutare e migliorare il proprio livello di digitalizzazione.

In Italia hanno aderito 30 sedi provinciali, distribuite in 14 regioni italiane. Tra queste, anche Confartigianato Como, che ha scelto di sviluppare il progetto a misura di piccola impresa.

«Il cuore dell’iniziativa è un percorso di assessment, un vero e proprio check-up digitale gratuito – evidenzia Alberto Caramel,segretario generale di Confartigianato Como – L’analisi si basa su un questionario che esplora 13 ambiti strategici, tra cui marketing, logistica, data recovery e cybersecurity. Il progetto è pensato per offrire valore sia a chi è già digitalmente avanzato, sia a chi sta muovendo i primi passi».

Dopo aver risposto alle domande l’impresa riceve un output personalizzato che indica una possibile linea di intervento.

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«Il report fornisce suggerimenti concreti su come migliorare la propria maturità digitale, evidenziando eventuali tecnologie non ancora adottate, soluzioni innovative e opportunità. L’obiettivo è offrire una fotografia chiara dello stato dell’impresa e indicare percorsi di sviluppo, anche attraverso bandi e incentivi disponibili, facilitando così l’accesso a risorse utili per mettere in pratica le proposte emerse».

Il fabbisogno

Nei prossimi anni ci sarà un crescente bisogno di manodopera qualificata, con competenze digitali e tecnologiche, anche all’interno dei mestieri artigiani: «Il progresso tecnologico non si limita all’AI che rappresenta solo una delle tante espressioni dell’innovazione in corso. Il nostro obiettivo è far conoscere queste opportunità, avvicinando anche i più scettici a un mondo che non sostituirà mai l’intelligenza umana, ma può affiancarla e potenziarla. È un modo per aprire nuove porte e stimolare curiosità e consapevolezza».

Un altro obiettivo del progetto è di evitare che le imprese inseguano mode o soluzioni poco adatte alle loro reali esigenze: «In questo momento l’AI è un po’ come è stata agli inizi la sostenibilità, un campo su cui tutti si stanno lanciando, spesso senza conoscerne davvero il potenziale o capire se e come possa servire davvero alle proprie realtà».

Nel mondo dell’artigianato, l’AI può essere utile nella gestione del marketing, nella creazione di offerte commerciali, nella lettura automatica dei contratti, ma può arrivare anche a supportare concretamente la produzione, migliorando processi e ottimizzando attività. «L’importante è conoscere e capire dove e come queste tecnologie possono fare la differenza, senza rincorrere soluzioni “alla moda”, ma scegliendo quelle davvero utili per il proprio lavoro».

Il progetto è appena partito e si concluderà, indicativamente, entro marzo 2026. Le imprese interessate possono segnalare la propria disponibilità e verranno ricontattate da Confartigianato Como che si occuperà del questionario. Per informazioni e adesioni: confartigianatocomo.it/g4i/.



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