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FB e la nuova partnership di circular economy con Plart Design: dalla posa di caffè alle creazioni in bambù


Con il nuovo accordo, Plart Design conferirà 45 tonnellate di posa di caffè come ammendante totalmente biologico per i bambuseti, per poi trasformare il bambù tagliato in nuovi oggetti di design

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È un progetto totalmente circolare quello che vede Forever Bambù Società Benefit, realtà leader nella piantumazione di bambù gigante con agricoltura biologica e simbiotica, collaborare con Plart Design, l’azienda di Villanova d’Asti azienda parte del Gruppo Cornaglia per usare ogni scarto per rendere il mondo un posto sempre migliore. 

In questo caso la filiera virtuosa parte dalla posa del caffè, raccolta quotidianamente da torrefazioni, bar e ristoranti per sottrarlo dal ciclo dello smaltimento, che viene poi trasformata in un nutriente ammendante per concimare – in modo assolutamente organico e biologico e tutelandone la crescita – gli oltre 200 ettari di piantagioni di bambù gigante in tutta Italia di proprietà, che si aggiungono a quelli creati per le aziende clienti, della società fondata da Emanuele Rissone. Da qui, si passa poi al bambù tagliato e cippato che viene restituito a Plart Design per essere trasformato in una delle tante creazioni di design, trasformandolo in oggetti d’uso quotidiano.

Plart Design, azienda parte del Gruppo Internazionale Cornaglia, è nata nel 2015 con l’obiettivo di realizzare soluzioni di green design sfruttando la centenaria competenza produttiva del Gruppo Cornaglia. Dopo una prima fase di start up, Plart Design ha acquisito nel 2020 la divisione arredo di Cornaglia attivando il polo del Distretto dell’ecodesign in uno stabilimento di 14.000 mq.

Si parte con una prima fornitura di 45 tonnellate di ammendante derivante da caffè riciclato che verrà impiegato per migliorare la qualità del terreno nei bambuseti toscani di Forever Bambù tra cui Sovicille (SI) e Castiglione della Pescaia (GR). Qui verranno poi avviati degli studi per valutare l’effettivo impatto sul terreno e sulla biomassa in termini di vantaggio incrementale nell’utilizzo di questo innovativo ammendante. Dall’altra, Plart farà studierà l’applicazione del bambù cippato, di diverse granulometrie di bambù micronizzato e di biocomposito di polipropilene riciclato e bambù, con l’obiettivo di un accordo commerciale continuativo. L’idea circolare e sostenibile a medio termine è il recupero dalla posa, da cui produrre l’ammendante nei campi di Forever Bambù che fornirà materia prima a Plart per creare manufatti e non solo, in un circolo virtuoso.

“Qui abbiamo due protagonisti del mondo waste” Alessandro Puntorieri, CEO  di Plart Design. “Da un lato, lo scarto di caffè che il mondo horeca quotidianamente produce e dall’altro, sezioni di bambù rinvigorito proprio dalla potenza generativa di questo ammendante naturale. Dal loro connubio beneficiamo tutti: ossigeno sempre più forte e maggiore assorbimento di CO2, il recupero di tonnellate di materiali che prima finivano in discarica e la creazione di oggetti per la casa con varie funzioni d’uso che la miscela di bambù rende estremamente naturali e con un touch particolare”.

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Aggiunge Mauro Lajo: “La nuova collaborazione va esattamente nel solco di ciò che permea la nostra filosofia: contribuire fattivamente a creare un mondo più pulito dove siamo e dove operiamo, facendolo in modo naturale e semplice, pur nella sua complessità. Per questo studiamo da anni insieme alle università italiane i disciplinari migliori per la coltivazione di quello straordinario alleato del clima che è il bambù gigante. E la posa del caffè, rimedio antico delle nonne, è uno sparring partner perfetto e toglie spazio, non solo per noi, a concimi chimici che ormai l’Italia importa in modo massivo dall’est Europa. Noi siamo per una circolarità, 100% naturale e a chilometro zero”.

Forever Bambù è dal 2014 la prima iniziativa 100% made in Italy che recupera terreni abbandonati, li lavora e li piantuma con un esclusivo protocollo agroforestale biologico e simbiotico per trasformarli in foreste di bambù gigante. Unica azienda del settore ad aver certificato le proprie foreste per l’assorbimento di CO2 cedibile ad imprese terze inquinanti, ha quindi sviluppato su questa specificità un modello di economia circolare basato sulla compensazione della CO2 certificata e poi sull’utilizzo della biomassa per la bioedilizia e per la produzione di bioplastica. A questi servizi ne sono stati integrati altri complementari alla redazione del bilancio di sostenibilità e al rispetto dei parametri ESG nei suoi molteplici aspetti. Forever Bambù è diventata dal 2021 Società Benefit, riunendo 29 società agricole di cui 7 start up innovative per 250 ettari, piantumati con 198.000 piante, con la partecipazione di oltre 1650 soci provenienti da tutta Europa. Nel 2022 Forbes ha incluso Forever Bambù tra i campioni della sostenibilità nel suo numero monografico di dicembre. Dopo anni di campagne di crowdfunding di successo e oltre 32 milioni di euro di capitale sociale versato, Forever Bambù ha oggi intenzione di intraprendere la strada per la quotazione in Borsa, la prima società di creazione e gestione di foreste a scopo industriale a valutare questa strategia di crescita.





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