Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, appuntamento riconosciuto a livello globale per riflettere sulla tutela ambientale. A partire dal 1970, la ricorrenza si è affermata come il principale evento internazionale dedicato ai temi dell’ecologia, della sostenibilità e della protezione delle risorse naturali. Oggi coinvolge oltre 190 Paesi e milioni di cittadini, istituzioni, scuole e imprese.
L’edizione 2025 si svolge in un momento segnato da dati scientifici rilevanti e da eventi di grande impatto simbolico. Secondo quanto riportato dal Copernicus Climate Change Service, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale di 15,10°C, superando di 0,72°C la media del periodo 1991–2020 e di 1,6°C i livelli preindustriali. È la prima volta che la temperatura globale annuale supera in modo stabile la soglia critica dei 1,5°C, fissata dall’Accordo di Parigi.
Il richiamo alla responsabilità collettiva
In questo contesto, le parole di Gianluigi Angelantoni, Presidente e Amministratore Delegato di Angelantoni Industrie e Vicepresidente di Kyoto Club, sottolineano l’urgenza di una risposta coordinata. Angelantoni ha dichiarato:
“Anche quest’anno, il 22 aprile celebriamo la Giornata Mondiale della Terra. Mai come ora è necessario salvaguardare il pianeta dal depauperamento delle risorse naturali, affrontando le sfide legate all’inquinamento e ai cambiamenti climatici.”
Secondo Angelantoni, l’Europa e in particolare l’Italia devono assumere un ruolo attivo nel garantire un futuro sostenibile per le nuove generazioni, in un momento in cui anche importanti attori internazionali come gli Stati Uniti sembrano voler rivedere il loro impegno sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda ONU 2030.
Il lascito di Papa Francesco sull’ecologia integrale
L’edizione 2025 assume inoltre un significato particolare per la recente scomparsa di Papa Francesco, ricordato da Kyoto Club come una delle figure centrali nella promozione dell’ecologia integrale. Con l’enciclica Laudato si’, il Pontefice ha infatti sollecitato una visione etica della cura del creato, ponendo l’accento sulla responsabilità individuale e collettiva nei confronti della Terra come casa comune.
Angelantoni ha espresso, a nome dell’associazione, il cordoglio per la perdita di una voce autorevole nel dibattito internazionale sulla giustizia climatica e sull’urgenza di un modello economico più equo e rispettoso dell’ambiente.
“Kyoto Club e i suoi soci desiderano esprimere la loro profonda vicinanza e il cordoglio per la triste e improvvisa scomparsa di Papa Francesco. Il Pontefice è stato una figura guida nella difesa del creato e nella promozione della giustizia climatica.”
Azione e consapevolezza: due priorità globali
La Giornata Mondiale della Terra non rappresenta solo un momento di riflessione, ma anche un’occasione per promuovere azioni concrete. I comportamenti quotidiani dei singoli, secondo Kyoto Club, possono avere un impatto reale sul piano ambientale, economico e sociale. Dalla riduzione dei consumi alla transizione energetica, fino al sostegno a politiche pubbliche più incisive, la sfida climatica richiede un impegno continuo da parte di tutti i soggetti coinvolti.
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