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Ue: Commissione Bilancio definisce le priorità per il prossimo budget europeo


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Il bilancio post-2027 dovrà riflettere le attuali realtà geopolitiche, economiche e ambientali ed essere flessibile

Nella relazione approvata con 23 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astensioni, i deputati europei hanno sottolineato la necessità di un bilancio UE a lungo termine significativamente più ambizioso (quadro finanziario pluriennale – QFP) in grado di soddisfare le crescenti aspettative dei cittadini dell’UE in un contesto globale in rapida evoluzione. L’attuale tetto massimo di spesa dell’1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE-27 non è sufficiente per affrontare il crescente numero di crisi e sfide, sostiene la relazione. Con gli Stati Uniti che si ritirano dal loro ruolo globale, la spesa dovrà far fronte alla guerra di aggressione della Russia, a un contesto economico e sociale estremamente difficile, a un divario di competitività e al peggioramento della crisi climatica e della biodiversità, secondo la relazione.

NO AI PIANI NAZIONALI UNICI

Gli eurodeputati si oppongono all’idea della Commissione di replicare il modello di “un piano nazionale per Stato membro” utilizzato nel Recovery and Resilience Facility per la spesa post-2027 negli Stati membri. Chiedono invece una struttura che garantisca trasparenza e rendicontazione parlamentare e coinvolga le autorità regionali e locali e tutti gli attori interessati. La relazione sottolinea la continua importanza della politica di coesione per promuovere l’integrazione economica, sociale e territoriale, approfondire il mercato unico, ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà e l’esclusione.

COMPETITIVITÀ E DIFESA

I deputati Ue ritengono inadeguato il Fondo per la Competitività proposto dalla Commissione, che unificherebbe diversi programmi esistenti, e chiedono invece un nuovo fondo mirato, progettato per stimolare gli investimenti privati e pubblici attraverso meccanismi di riduzione del rischio sostenuti dall’UE, basandosi sul successo di strumenti come InvestEU e il Fondo per l’Innovazione. La relazione sottolinea inoltre la necessità di maggiori investimenti nella difesa a sostegno di un approccio globale alla sicurezza, ma sottolinea che ciò non deve compromettere la spesa sociale e ambientale o le politiche di lunga data.

SEMPLIFICAZIONE E RESPONSABILITÀ

Il prossimo bilancio a lungo termine deve ridurre la burocrazia inutile per coloro che beneficiano dei finanziamenti UE, ma non deve concedere alla Commissione maggiore libertà d’azione senza il controllo democratico del Parlamento. Un bilancio più semplice deve essere un bilancio più trasparente, affermano i deputati. La relazione sottolinea che la struttura del bilancio deve salvaguardare il ruolo del Parlamento nel chiedere conto all’esecutivo, istituendo rigorosi meccanismi di rendicontazione e garantendo la piena trasparenza in relazione ai destinatari finali dei fondi UE.

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FLESSIBILITÀ E STATO DI DIRITTO

Anche la flessibilità nella spesa è fondamentale: le capacità di risposta alle crisi devono essere integrate nel bilancio a lungo termine di ogni settore politico, con gli aiuti umanitari vincolati. Il prossimo bilancio dovrebbe includere due strumenti speciali: uno per gli interventi in caso di calamità e uno per altre sfide impreviste. La relazione insiste sulla necessità che l’accesso ai fondi UE sia subordinato al rispetto dei valori dell’UE e dello Stato di diritto, e auspica un meccanismo di condizionalità intelligente, in modo che i beneficiari non siano penalizzati a causa delle azioni dei loro governi.

RIMBORSO DEL DEBITO E PRESTITO CONGIUNTO

Il rimborso dei costi di prestito di NextGenerationEU non deve compromettere i finanziamenti per le principali priorità dell’UE, sostengono i deputati. La relazione chiede una netta separazione tra il rimborso dei costi di prestito e la spesa per programma. La relazione esorta il Consiglio degli Stati membri ad adottare nuove e concrete risorse di entrata per il finanziamento sostenibile dei prestiti e delle maggiori esigenze di spesa dell’Europa. I deputati ritengono che il prestito congiunto sia un’opzione praticabile per affrontare le principali crisi a livello europeo, come quelle in materia di sicurezza e difesa.

“Vogliamo un bilancio dell’UE che rifletta meglio le nuove priorità dell’Unione, come la competitività e la difesa, proteggendo al contempo quelle consolidate come l’agricoltura e la coesione. Per questo chiediamo un aumento responsabile e giustificato del prossimo QFP, andando oltre il limite autoimposto dell’1% del RNL. Respingiamo inoltre il modello della Commissione “un piano nazionale per Stato membro”, che riteniamo inadatto a gestire la spesa negli Stati membri. Il voto di oggi dimostra che la Commissione per i bilanci del Parlamento è unita e pronta per la prossima proposta di bilancio dell’UE, con il forte sostegno dei gruppi politici pro-europei a favore di un bilancio dell’UE più ambizioso”, ha affermato il correlatore Siegfried Mureşan (PPE, RO) .

“Abbiamo lavorato duramente per integrare quasi 2.000 emendamenti nella nostra relazione, riflettendo la visione della maggioranza per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE. Vogliamo che le persone e le regioni siano al centro del prossimo QFP. Abbiamo bisogno di investimenti consistenti per rafforzare l’autonomia strategica, la resilienza economica e gli obiettivi verdi, senza lasciare indietro nessuno. Inoltre, un bilancio ambizioso deve promuovere la coesione sociale e territoriale, includere fonti di entrate nuove e modernizzate e garantire finanziamenti sufficienti per la sicurezza, la difesa e la preparazione, come pilastro per garantire società giuste e prospere, nel rispetto dello Stato di diritto e dei valori fondamentali dell’UE”, ha affermato la correlatrice Carla Tavares (S&D, PT) .






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