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Imprese in calo in Irpinia nel primo trimestre dell’anno


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Il tessuto imprenditoriale delle province di Avellino e Benevento mostra segnali di fragilità. Secondo i dati Movimprese relativi al primo trimestre 2025, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese risulta negativo: -0,5% per Avellino e -0,6% per Benevento, a fronte di una media nazionale pari a -0,05%. Un andamento, tuttavia, tipico per questo periodo dell’anno, in cui si concentrano numerose cancellazioni, anche per motivi fiscali. I dati si mantengono in linea con quelli registrati nello stesso trimestre del 2024 (Avellino -0,53%, Benevento -0,73%).

È quanto emerge dall’analisi Movimprese di Unioncamere e InfoCamere, basata sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, consultabile anche tramite il cruscotto interattivo disponibile su www.infocamere.it/Movimprese, uno strumento utile per esplorare le dinamiche territoriali e individuare strategie di rilancio.

I numeri

Al 31 marzo 2025, risultano registrate 41.878 imprese in provincia di Avellino e 33.348 nel Sannio, pari a poco meno del 13% del totale delle imprese campane (594.090). Da segnalare che il calo complessivo rispetto all’anno precedente è influenzato anche da circa 2.000 cancellazioni d’ufficio effettuate nel 2024.

Il confronto con le altre province campane

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  • Avellino ha registrato un saldo negativo di -205 imprese (634 nuove iscrizioni e 839 cessazioni), con un tasso di crescita del -0,5%. Il dato è leggermente migliore rispetto al -0,55% dello stesso periodo del 2024, ma inferiore alla media regionale, che si attesta su una “crescita zero”.

  • Benevento presenta un saldo di -201 imprese (427 iscrizioni e 638 cessazioni) e un tasso di crescita del -0,6%, il più basso in Campania. Il dato è comunque in miglioramento rispetto al -0,73% dello scorso anno.

  • Napoli si conferma la provincia più vivace, unica in Campania con un saldo positivo: +663 imprese e un tasso di crescita dello 0,2%.

I settori economici

L’agricoltura si conferma un pilastro dell’economia locale: rappresenta il 25,0% delle imprese in Irpinia e il 33,3% nel Sannio. Ad Avellino, segnali di vitalità arrivano dal settore dei servizi, in particolare dalle attività professionali, scientifiche e tecniche, oltre che dal comparto del noleggio. A Benevento, spicca invece il comparto delle costruzioni, in crescita dello 0,22% rispetto al 2024. Al contrario, il commercio risente maggiormente della crisi, con saldi negativi in entrambe le province.


Le forme giuridiche

La ditta individuale rimane la forma giuridica prevalente: rappresenta il 56,3% del totale ad Avellino (391 nuove iscrizioni) e il 57% a Benevento (276 iscrizioni), valori superiori sia alla media regionale (49,76%) sia a quella nazionale (50%). Seguono le società di capitale, che rappresentano il 31,4% delle imprese in Irpinia e il 32,2% nel Sannio. Questa tendenza suggerisce una graduale transizione verso modelli imprenditoriali più strutturati e orientati anche ai mercati esteri.

I dati Movimprese riflettono un quadro economico incerto, condizionato non solo da fattori globali, ma anche da dinamiche locali come lo spopolamento e l’invecchiamento della popolazione, fenomeni che pesano in particolare sulle aree interne.

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I dati completi sono consultabili sul portale interattivo di InfoCamere: www.infocamere.it/Movimprese.



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