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Bethlehem green city, l’evento di restituzione finale del progetto



Giunge a conclusione il progetto di cooperazione internazionale finalizzato a rendere più efficiente il sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani in Cisgiordania, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, di cui il Comune di San Giovanni Valdarno è l’Ente proponente. L’evento di restituzione finale si è svolto a Palomar

Giunge al termine  il progetto “Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. La proposta progettuale, presentata nel giugno 2020 dal Comune di San Giovanni Valdarno, ente proponente, ha visto la sinergica collaborazione di numerosi partner progettuali, tecnici, operativi e locali, a testimonianza di un impegno condiviso verso obiettivi di sostenibilità. L’approvazione del finanziamento di € 1.495.024,56 è giunta il 19 febbraio 2021, dando il via a un intenso quadriennio di attività.

Il progetto è stato celebrato con un evento di restituzione finale che si è tenuto questo pomeriggio, martedì 15 aprile, nella sala David Sassoli di Palomar, Casa della cultura di San Giovanni Valdarno. L’incontro ha rappresentato l’occasione per illustrare i risultati raggiunti e condividere le esperienze maturate con tutti i protagonisti dell’iniziativa.

Per il Comune di San Giovanni Valdarno, erano presenti il sindaco Valentina Vadi e l’assessore ai gemellaggi e alle relazioni internazionale Fabio Franchi. La città del Marzocco ha inoltre accolto il vice sindaco di Betlemme, Hanna S.H. Hanania, e il direttore dell’ufficio tecnico del comune di Betlemme, Ziad Alsayeh. Al tavolo anche Paolo Ricci, referente tecnico-amministrativo del progetto Bethlehem Green City.

Hanno partecipato all’evento, in collegamento da remoto, anche Mirko Tricoli, direttore dell’ufficio AICS di Gerusalemme, e Serena Spinelli, assessore alla cooperazione internazionale della Regione Toscana, Carla Cocilova, referente Anci per i progetti di cooperazione internazionale e Mohammed Isayed, direttore del JSCSMW di Gerico. 

Un contributo fondamentale è stato fornito dai partner progettuali, i cui rappresentanti hanno raccontato la loro esperienza: Giorgia Barbieri project manager della Fondazione Giovanni Paolo II, Enzo Tacconi direttore generale Ato Rifiuti Toscana Sud, Nicola Perini presidente Confservizi Cispel Toscana, Enrico Guastaldi direttore tecnico Geoexplorer impresa sociale di San Giovanni Valdarno e  Alessandro Fabbrini presidente di Sei Toscana.

In questi anni sono state messe a sistema varie azioni pratiche, educative e di sensibilizzazione per rafforzare il sistema di raccolta di rifiuti solidi urbani del distretto di Betlemme, avviando un sistema di raccolta differenziata, aumentando la consapevolezza e le capacità delle istituzioni locali, anche attraverso il sostegno ad iniziative di economia circolare urbana. 

“Siamo orgogliosi e davvero soddisfatti  – le parole del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – di essere stati il Comune capofila di questo importante progetto di cooperazione internazionale, Bethlehem Green City. Il primo ringraziamento va naturalmente a tutti i partner che hanno contribuito alla costruzione del progetto, che si è sviluppato nell’arco di quattro anni. Si è trattato di un’iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con un contributo di circa un milione e mezzo di euro, assegnato nel 2021 a seguito della partecipazione a un bando nazionale, nel quale ci siamo classificati al quinto posto in tutta Italia. Un risultato che conferma la qualità e la solidità del progetto presentato. L’obiettivo era quello di sviluppare e trasferire buone pratiche nella città di Betlemme, con particolare riferimento al sistema di raccolta dei rifiuti. In questi quattro anni sono stati compiuti importanti passi avanti: c’è stato uno scambio significativo tra i tecnici del nostro territorio e quelli operativi nella città di Betlemme, che ogni giorno lavorano nella gestione dei rifiuti. La soddisfazione per quanto realizzato è grande. L’amministrazione comunale crede fermamente nella cooperazione internazionale. Del resto, abbiamo da tempo un rapporto privilegiato con la Terra Santa e con la Palestina: Gerico è gemellata con San Giovanni Valdarno da oltre trent’anni. Esiste un legame intenso, autentico, e crediamo sia fondamentale contribuire alla costruzione di collaborazioni che promuovano e sostengano lo sviluppo anche in contesti difficili. Tra le numerose attività del progetto Bethlehem green city, oltre agli interventi di natura tecnica che hanno migliorato significativamente il sistema di raccolta e differenziazione dei rifiuti a Betlemme e nel suo distretto, voglio citare in particolare un’azione educativa di grande valore: un’iniziativa realizzata nelle scuole della Cisgiordania, che ha coinvolto oltre 600 studenti. Si tratta di attività che svolgiamo ogni anno anche nelle scuole del nostro territorio, grazie anche alla collaborazione con Sei Toscana, il nostro gestore della raccolta dei rifiuti. Abbiamo così potuto condividere con la comunità di Betlemme un’esperienza di consapevolezza e buona pratica. L’idea è semplice ma potente: se educhiamo le nuove generazioni ad amare e rispettare l’ambiente—attraverso regole e una corretta raccolta differenziata—cresceranno cittadini più attenti e responsabili. È un concetto fondamentale, e siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla sua diffusione. Mi auguro sinceramente che, nei prossimi anni, potremo continuare a realizzare progetti legati alla cooperazione internazionale, come quello che si è appena concluso. Infine vorrei sottolineare come questo progetto internazionale sia stato anche – e soprattutto – un importante strumento di pace. E anche dal convegno di oggi è emerso un grande messaggio di pace; da Palomar un abbraccio ideale alla Terra Santa e al popolo palestinese in un momento così difficile della propria storia”.

“Il progetto ‘Bethlehem Green City’ – ha dichiarato nel suo discorso il vice sindaco di Betlemme, Hanna S.H. Hanania –  è molto più di un intervento tecnico: è un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa tradursi in azioni sostenibili e durature. Grazie al sostegno del Comune di San Giovanni Valdarno e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, siamo riusciti a compiere passi significativi nella gestione dei rifiuti, con particolare attenzione al riciclo del cartone, coinvolgendo in modo attivo il settore commerciale e la società civile. Abbiamo avviato un cambiamento culturale, promuovendo l’educazione ambientale nelle scuole e nelle comunità, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni sull’importanza della tutela del territorio. Questo progetto ha rafforzato il legame tra Betlemme e San Giovanni Valdarno, dimostrando che anche in un contesto complesso come il nostro, è possibile costruire insieme un futuro più giusto, verde e solidale. È un messaggio di speranza che ci incoraggia a guardare avanti, con la fiducia che la solidarietà non si fermi nei momenti più difficili”.

Entrando nel dettaglio sono state migliorate le competenze delle istituzioni locali (Betlemme e Jericho) e del Joint Service Council per la gestione dei rifiuti e l’economia circolare urbana grazie a 4 study tour realizzati in Italia, che hanno visto la partecipazione di 12 funzionari pubblici e 5 imprenditori operati nel settore dell’economia circolare. A seguito di queste missioni è stato impostato un sistema di raccolta differenziata di carta e cartone nella municipalità di Betlemme.

E’ stato avviato un sistema di stoccaggio, trattamento e riciclo dei rifiuti attraverso la creazione di un eco center, sempre nella Municipalità di Betlemme, l’acquisto di un compattatore di carta e cartone, due veicoli adibiti alla raccolta e attrezzature aggiuntive per la gestione dei rifiuti.

Per aumentare la consapevolezza della comunità locale in tema di sostenibilità ambientale legata alla produzione dei rifiuti, sono state organizzate attività nelle scuole con 46 incontri in 12 scuole che hanno coinvolto più di 600 studenti, e 4 Clean Up Day, dove le azioni di raccolta di rifiuti abbandonati sono stata accompagnate da altre di inverdimento urbano per garantire la sostenibilità nel lungo periodo.

Infine è stato attivato un processo di economia circolare urbana attraverso l’avvio di un’analisi di mercato, sviluppo di un business plan, formazione in tema di economia circolare e supporto finanziario e formativo a 4 di start up di economia circolare urbana operati nel Governatorato di Betlemme.

“Bethlehem Green City  – le parole dell’assessore alla cultura, ai gemellaggi e alle relazioni internazionali – è la prova che la cooperazione internazionale non è solo solidarietà, ma capacità di generare cambiamento reale e duraturo. Abbiamo contribuito a costruire un sistema moderno ed efficiente di gestione dei rifiuti, promosso l’economia circolare, coinvolto scuole, imprese e istituzioni locali in un processo di crescita condivisa. È un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra che ha unito competenze, visioni e territori. Ringrazio l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per aver creduto in questo progetto, e tutti i partner – dalla Fondazione Giovanni Paolo II ad ATO Toscana Sud, da Confservizi Cispel a SEI Toscana e Geoexplorer – per l’impegno e la professionalità. San Giovanni Valdarno rafforza così il suo ruolo in un’Europa dei territori, dove anche i Comuni possono fare la differenza, costruendo relazioni internazionali basate su scambi concreti e obiettivi comuni”.

Lo scambio di buone pratiche tra il comune di San Giovanni Valdarno, i vari partner coinvolti e la municipalità di Betlemme ha contribuito  a migliorare l’efficienza del sistema dei rifiuti solidi urbani in Cisgiordania attraverso la raccolta differenziata, il riciclo, la formazione e l’organizzazione di un’apposita campagna di sensibilizzazione per gli utenti. Ha permesso inoltre di contribuire alla promozione di uno sviluppo urbano/territoriale sostenibile e resiliente attraverso la riduzione degli effetti dell’inquinamento nelle città e in territori più ampi.

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