Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Consolidamento degli edifici storici, tecniche innovative e soluzioni reversibili: L’approccio Olympus | Articoli


Nel campo del restauro strutturale degli edifici storici, l’attenzione ai materiali, alle tecniche tradizionali e alla compatibilità degli interventi è fondamentale per garantire la conservazione del patrimonio. In questa intervista in esclusiva per INGENIO, Sara Maria Montella di Olympus ci guida attraverso una visione tecnica e culturale del consolidamento, mettendo in luce il valore dello studio storico, della multidisciplinarietà e della ricerca applicata. Con un approccio che coniuga innovazione e rispetto per l’esistente, Olympus si distingue per il supporto concreto al progettista, la formazione specializzata e lo sviluppo di soluzioni reversibili e sostenibili. 

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

 

Intervenire sulle murature storiche richiede una profonda conoscenza del costruito antico. Quanto è importante oggi, secondo voi, lo studio delle tecniche costruttive tradizionali nella scelta degli interventi?

Sara Maria Montella:

Lo studio delle tecniche costruttive tradizionali è, a nostro avviso, un passaggio indispensabile per progettare interventi realmente efficaci e compatibili sul patrimonio storico. Senza un’approfondita conoscenza del costruito, si rischia di proporre soluzioni inadeguate, invasive o addirittura dannose.

Proprio per questo motivo, nei nostri approcci al consolidamento, poniamo grande attenzione alla fase conoscitiva preliminare: ogni intervento deve essere prima di tutto contestualizzato. Solo così è possibile scegliere materiali compatibili, tecnologie reversibili e interventi che rispettino l’identità e la statica originale della struttura. Sulla base dello studio del costruito storico, approfondendo i materiali e le tecniche costruttive, l’azienda ha sviluppato e ingegnerizzato una specifica linea di consolidamento strutturale OPUS COMPOSITUM, il cui nome deriva proprio da una tecnica costruttiva romana che porta il medesimo nome.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

 

Spesso si sottovaluta l’importanza dell’anamnesi dell’edificio: conoscere la sua storia, le modifiche nel tempo, gli eventi sismici subiti. Quanto incide questo aspetto nel determinare l’intervento più adatto? è un’attività su cui date un supporto e in che modo?

Sara Maria Montella:

L’anamnesi storica e strutturale dell’edificio è fondamentale. Conoscere la storia costruttiva, le trasformazioni subite nel tempo, e l’interazione con eventi sismici o agenti di degrado permette di comprendere le vulnerabilità profonde delle strutture. Non si tratta solo di “vedere cosa non funziona”, ma di capire perché una determinata patologia si è manifestata, in quale contesto, e con quali effetti.

In azienda offriamo supporto diretto in questa fase attraverso consulenze tecniche e sopralluoghi specialistici. Accompagniamo il progettista nella lettura critica del comportamento strutturale dell’edificio, mettendo a disposizione la nostra esperienza, proponendo i prodotti più adatti al singolo caso e assistendolo nella parte progettuale, con verifiche tecniche accurate.

Siamo convinti che solo attraverso un processo multidisciplinare, che unisca storia, tecnica e innovazione, sia possibile dare risposte davvero sostenibili e soprattutto durevoli nel tempo.

 

Sara Maria Montella – Technical Area Engineer – Olympus (Crediti: OLYMPUS)

  

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Ha alcuni casi/esperienze da raccontarci a proposito?

Sara Maria Montella:

A seguito del recente sciame sismico che ha interessato l’area dei Campi Flegrei, l’analisi dei danni riportati dagli edifici storici ha riportato all’attenzione le criticità associate a interventi di rinforzo tradizionali, come l’introduzione di cordoli in cemento armato. Nelle strutture in muratura storica, spesso caratterizzate da geometrie irregolari e materiali eterogenei, l’inserimento di un cordolo in calcestruzzo armato può risultare poco efficace e, in alcuni casi, persino dannoso.

La rigidezza marcata del CLS, se posta in sommità della muratura, genera una distribuzione disomogenea dei carichi verticali: gli sforzi si concentrano solo in alcune aree della muratura, mentre altre zone rimangono escluse dall’azione stabilizzante della compressione. Questa discontinuità può aumentare il rischio di ribaltamento delle pareti sotto l’azione di forze orizzontali, come quelle sismiche.

Diversamente, un cerchiaggio di testa in FRP (Fiber Reinforced Polymer) o SRP (Steel Reinforced Polymer) non si limita ad agire superiormente, ma avvolge e cerchia l’edificio, lavorando in modo più omogeneo con la muratura esistente. La leggerezza, la flessibilità e l’elevata resistenza meccanica dei materiali compositi FRP rendono questa soluzione non solo più compatibile con le caratteristiche delle murature storiche, ma anche più efficace nel migliorare la distribuzione degli sforzi e nel garantire una risposta più uniforme dell’intera struttura durante un evento sismico.

In sintesi, mentre il cordolo in CLS impone una rigidezza localizzata e potenzialmente discontinua, il cerchiaggio in FRP si integra con la muratura, offrendo una soluzione meno invasiva e più performante per il consolidamento sismico degli edifici storici. Questo tipo di intervento risulta particolarmente indicato in un contesto come quello dei Campi Flegrei, dove il rischio sismico è associato a fenomeni vulcanici e deformazioni del suolo che richiedono soluzioni di rinforzo efficaci ma al tempo stesso rispettose delle caratteristiche degli edifici esistenti.

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

La progettazione degli interventi su murature storiche è un processo che richiede competenze specialistiche. Qual è, secondo voi, il ruolo della multidisciplinarietà in questi progetti? E quanto conta la formazione del progettista?

Sara Maria Montella:

Il recupero delle murature storiche è un ambito estremamente complesso, dove convivono esigenze strutturali, conservative, architettoniche e spesso anche simboliche o identitarie. È impensabile affrontare questi progetti con un approccio settoriale.

La multidisciplinarietà è fondamentale, serve il contributo coordinato di ingegneri strutturisti, architetti, geologi e tecnologi dei materiali. Solo attraverso questo dialogo tra competenze si riesce a costruire un quadro completo dell’edificio e a definire interventi coerenti, efficaci e rispettosi del valore storico.

Allo stesso tempo, la figura del progettista resta centrale, per questo motivo la sua formazione continua è fondamentale. È chiamato non solo a conoscere normative e tecnologie, ma anche a comprendere le logiche costruttive del passato, i meccanismi di degrado, le potenzialità delle tecniche innovative e la necessità della compatibilità tra vecchio e nuovo.
Come azienda, crediamo molto in questo aspetto e investiamo nella formazione tecnica dei progettisti con corsi, seminari, momenti di confronto sul campo e supporto diretto in fase di progetto. L’obiettivo non è solo proporre soluzioni, ma contribuire alla crescita di una cultura del consolidamento consapevole, condivisa e di alto livello

  

Contabilità

Buste paga

 

Si dice che il terremoto è il test per verificare la qualità degli interventi fatti nel passato. Questo richiede però investimenti in ricerca e una continua collaborazione con chi progetta e chi realizza gli interventi. Quanto questo è fonte per voi di studio per definire nuove soluzioni? avete in corso progetti di ricerca con l’università?

Sara Maria Montella:

Assolutamente sì: ogni evento sismico è, purtroppo, un banco di prova concreto dell’efficacia degli interventi realizzati nel passato. È in quei momenti che si misurano davvero la bontà delle scelte progettuali, la qualità dei materiali utilizzati e la correttezza dell’applicazione. Per noi, questi eventi rappresentano una fonte preziosissima di studio e di riflessione.

L’osservazione diretta del comportamento reale delle strutture, post-intervento, ci consente di validare le nostre soluzioni, capire cosa ha funzionato, cosa può essere migliorato. Per questo motivo investiamo in modo continuo in ricerca, sviluppo e collaborazione scientifica, sia internamente sia attraverso progetti con università e centri di ricerca.
Collaboriamo attivamente con il mondo accademico, con il quale portiamo avanti importanti progetti di ricerca e sviluppo. Oggi l’azienda è coinvolta attivamente in tre dottorati di ricerca universitari per lo sviluppo di nuovi sistemi di consolidamento e materiali innovativi come le fibre naturali da utilizzare nel consolidamento strutturale, un ambito che unisce sostenibilità ambientale e prestazioni tecniche.

  

(Crediti: OLYMPUS)

  

Questo è stato possibile anche grazie all’ampliamento del nostro laboratorio interno, che oggi ci consente di eseguire test meccanici in continuo sui materiali e sui sistemi di rinforzo.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

L’integrazione tra ricerca accademica, sviluppo tecnologico e confronto quotidiano con i professionisti è, per noi, il cuore del miglioramento continuo. È così che riusciamo a trasformare le esperienze in opportunità di crescita e innovazione concreta.

 

Può raccontarci un’esperienza in cui una nuova soluzione è nata da queste collaborazioni?

Sara Maria Montella:

Un’importante tecnologia sviluppata dal nostro reparto di ricerca e sviluppo, sulla base delle esigenze dei progettisti e delle imprese di settore è l’innovativo sistema SISMA JOINT. Questa soluzione è emersa proprio dall’ascolto attento delle esigenze in cantiere e dal confronto continuo con i professionisti che ogni giorno affrontano le sfide del consolidamento strutturale.

I progettisti ci hanno evidenziato la necessità di un intervento specifico per il rinforzo del nodo trave-pilastro, un punto critico spesso trascurato negli interventi tradizionali.

Da qui è nata l’idea di sviluppare SISMA JOINT, un sistema studiato per migliorare il comportamento sismico dei nodi strutturali attraverso l’impiego di FRP con tessuto quadriassiale in fibra di carbonio OLY TEX CARBO 380 QUADRI-AX SYSTEM e un tessuto in fibre di aramide OLY TEX ARAMIDE 400 UNI-AX HM, materiali avanzati che garantiscono elevate prestazioni meccaniche e affidabilità nel tempo.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il sistema è stato sviluppato dal comparto R&D di OLYMPUS e brevettato con concessione del brevetto nel 2023 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

 

SCOPRI DI PIU’ SULLE SOLUZIONI OLYMPUS

  

…Continua a leggere nel PDF in allegato.



Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere