I titoli di oggi:
- Trump blocca i chip, il Ceo di Nvidia va a Pechino
- Zelensky: “La Cina arma Mosca, abbiamo le prove”
- Trump fiducioso su accordo con la Cina
- Usa: “Azienda cinese collabora con gli Houti”
- Tencent lancia strategia su commercio estero e occupazione
- Xi in Cambogia, firmati 30 accordi
- Anwar incontra Min Aung Hlaing a Bangkok: focus su aiuti umanitari e cessate il fuoco
- La Cina aderisce all’accordo ONU contro la pesca illegale
- Cina frena sull’auto a guida autonoma: stretta su test stradali e marketing
Trump blocca i chip, il Ceo di Nvidia va a Pechino
Giovedì 17 aprile l’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, ha incontrato a Pechino clienti e funzionari cinesi, tra cui il vicepremier He Lifeng, in un tentativo di salvaguardare la presenza dell’azienda nel mercato cinese dopo le nuove restrizioni Usa all’export di semiconduttori. Secondo resoconti dei media statali, Huang ha discusso con la startup DeepSeek di nuovi design di chip compatibili con le normative statunitensi e cinesi. La visita arriva dopo che Washington ha applicato restrizioni anche il chip H20, già depotenziato per aggirare i controlli precedenti. Nvidia stima una perdita di 5,5 miliardi di dollari sul mercato cinese a causa delle nuove misure, in un mercato che nel 2023 ha raggiunto i 17 miliardi di dollari di vendite.
Zelensky: “La Cina arma Mosca, abbiamo le prove”
Per la prima volta, Zelensky chiama in causa in maniera esplicita la Cina, già sollecitata dopo la cattura di due cittadini cinesi al fronte: l’Ucraina, dice Zelensky, ha le prove che Pechino stia fornendo armi alla Russia. Il presidente afferma di aver ”ricevuto informazioni che la Cina sta fornendo armi alla Federazione Russa. Saremo pronti a discuterne in modo approfondito la prossima settimana”.
Usa: azienda cinese collabora con gli Houti
il Dipartimento di Stato americano ha accusato giovedì un’azienda cinese di sostenere direttamente gli attacchi degli Houti contro le navi statunitensi e straniere. Secondo quanto riportato poco prima dal Financial Times, la Chang Guang Satellite Technology Company Limited, specializzata nei rilevamenti satellitari, starebbe fornendo ai miliziani legati all’Iran le immagini degli obiettivi da colpire. L’azienda era già stata colpita da sanzioni americane nel 2023 per aver sostenuto Wagner Group. Secondo la portavoce Tammy Bruce, le operazioni in questione sono proseguite nonostante gli Stati Uniti ne abbiano discusso con Pechino.
Trump fiducioso su accordo con la Cina
Donald Trump si è detto ottimista che gli “ottimi colloqui commerciali” con Pechino porteranno alla firma di un accordo “nelle prossime tre o quattro settimane”. “Alti funzionari” cinesi hanno contattato Washington “diverse volte”, ha affermato il presidente, lasciando intendere di essere comunque disposto a ridurre i dazi se non verrà raggiunta un’intesa.
Intanto, l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ha lanciato ieri un piano in due fasi. La prima prevede che, a partire da sei mesi, le navi di proprietà cinese o costruite nel Paese saranno tenute a pagare tariffe per l’attracco nei porti statunitensi; le aliquote aumenteranno nel tempo in base alle dimensioni della nave e al carico. Una seconda fase del piano, che entrerà in vigore tra tre anni, limiterà gradualmente la quantità di gas naturale liquefatto (GNL) che le navi straniere possono trasportare. L’obiettivo è incoraggiare l’utilizzo di metaniere costruite negli Stati Uniti. La Cina produce più navi di qualsiasi altro Paese. I suoi cantieri navali rappresentano quasi il 29% delle portacontainer in acqua e il 70% delle portacontainer ordinate.
Xi in Cambogia, firmati 30 accordi
Cina e Cambogia hanno firmato 37 accordi nei settori della logistica, dell’intelligenza artificiale, dell’assistenza allo sviluppo, dei controlli doganali e della quarantena, della salute e dei media, con l’impegno a contrastare il gioco d’azzardo e le frodi telematiche transnazionali. Lo riferiscono i media cambogiani, precisando che le intese sono state firmate al termine dell’incontro tenuto ieri dal presidente Xi Jinping con il primo ministro cambogiano Hun Manet a Phnom Penh. Al centro del colloquio, lo sviluppo del “partenariato strategico onnicomprensivo” tra i due Paesi e la costruzione di una “comunità dal futuro condiviso tra Cina e Cambogia nella nuova era”. Hun Manet, secondo il resoconto della stampa cinese, ha definito Pechino “l’alleato più affidabile” di Phnom Penh. (NovaAgenzia)
Tencent lancia strategia su commercio estero e occupazione
Tencent punta a rilanciare i consumi interni e l’occupazione attraverso quello che è stato definito dalla stampa cinese come il suo più “ampio” e “ambizioso” piano di sempre. Il gigante tech cinese ha presentato dieci misure a sostegno delle aziende orientate all’export, con l’obiettivo di generare oltre 100 miliardi di yuan (oltre 13 miliardi di dollari) in vendite. Tra le iniziative: incentivi per l’apertura di mini shop su WeChat, sconti sulle commissioni, supporto al livestreaming e sussidi mirati. Parallelamente, Tenpay Global collaborerà con piattaforme di e-commerce del Sud-est asiatico per aiutare le piccole-medie imprese cinesi a espandersi all’estero. Sul fronte lavoro, Tencent ha annunciato l’apertura di 10 mila tirocini entro la fine del 2025 e 28 mila nei prossimi tre anni, il 60% dei quali in ambito tecnologico, che copriranno ambiti come intelligenza artificiale, cloud, big data e contenuti digitali. Secondo il vicepresidente dell’azienda Xu Dan si tratta del più grande piano di assunzioni giovanili mai promosso dall’azienda.
Anwar incontra Min Aung Hlaing a Bangkok: focus su aiuti umanitari e cessate il fuoco
Giovedì 17 aprile il premier malaysiano Anwar Ibrahim ha incontrato a Bangkok il capo della giunta militare birmana Min Aung Hlaing. I due hanno parlato dei soccorsi umanitari post-terremoto e “dell’importanza di riportare il Myanmar alla normalità”. Secondo gli esponenti del governo democratico in esilio (NUG), questo tipo di colloqui internazionali (arrivati a pochi giorni di distanza da un altro vertice multilaterale in Thailandia a cui ha partecipato anche a Min Aung Hlaing) rischiano di legittimare politicamente la giunta militare, che ha trasformato gli aiuti umanitari per la risposta al terremoto in uno strumento diplomatico. Anwar ha promesso di incontrare in futuro anche i rappresentanti del NUG. Il sisma del 28 marzo, che ha causato almeno 3.700 vittime, ha aggravato l’enorme crisi umanitaria dovuta agli oltre quattro anni di guerra civile ripresa dopo il golpe militare del 1° febbraio 2021: l’esercito non ha mai smesso di bombardare i civili, anche nelle zone terremotate. Intanto, come da consuetudine, giovedì Min Aung Hlaing ha anche annunciato un’amnistia per quasi 5 mila prigionieri in occasione del capodanno buddhista.
La Cina aderisce all’accordo ONU contro la pesca illegale
Mercoledì 16 aprile la Cina ha ufficialmente aderito all’Accordo sulle misure dello Stato di approdo (PSMA) della FAO, il primo trattato vincolante contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Con circa il 15% delle catture mondiali, Pechino si impegna ora a bloccare nei propri porti l’accesso a navi coinvolte in attività di pesca illegale. La mossa, definita “una tappa fondamentale” dal ministero dell’Agricoltura, arriva dopo anni di pressioni internazionali. La firma prevede anche una revisione della legge nazionale sulla pesca e il rafforzamento della cooperazione con paesi della regione come Giappone, Vietnam e Filippine, con cui la Cina ha avuto tensioni legate alla pesca nel mar Cinese meridionale. Sul piano strategico, l’adesione al PSMA rafforza l’immagine di Pechino come attore responsabile sul piano delle relazioni diplomatiche e commerciali con gli altri paesi.
Cina frena sull’auto a guida autonoma: stretta su test stradali e marketing
Dopo un grave incidente con un veicolo elettrico Xiaomi che ha causato tre morti lo scorso 29 marzo, il governo cinese ha annunciato nuove restrizioni su test e pubblicità legati alle tecnologie per la guida autonoma. Il ministero dell’Industria ha chiamato 60 aziende del settore a Pechino e chiesto il rispetto rigoroso delle regole e vietando l’uso di termini come “guida autonoma” o “smart driving” nelle promozioni commerciali. Le autorità hanno vietato test su larga scala e aggiornamenti software senza approvazione. La misura arriva in un momento in cui molte case automobilistiche stanno sperimentando diversi sistemi di guida semi-autonoma.
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