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“TEF – Taranto Eco Forum”, presentata l’edizione 2025: al via il 22 e 23 maggio – Economia e Finanza


(Teleborsa) – “Ambiente, società ed economia: sostenibilità e innovazione, dalla visione all’azione”. Questo il titolo dell’edizione 2025 del “TEF – Taranto Eco Forum” che si terrà il 22 e 23 maggio a Taranto. L’obiettivo – hanno ribadito gli organizzatori nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi negli spazi del Castello Aragonese – è dare ancora più sostanza all’impegno posto da Eurota Ets e RemTech Expo in questi anni, trasformando la visione costruita con tanti partner privati e istituzionali, in un’azione che sappia lasciare concretamente il segno sul territorio. Tra i partner, spicca la conferma di Eni come main sponsor dell’evento, legame confermato e consolidato.

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“Siamo orgogliosi di annunciare la terza edizione del Taranto Eco Forum – ha dichiarato Silvia Paparella, general manager di RemTech Expo e consigliere delegato di Ferrara Expo – un progetto che continua a crescere e a consolidarsi come punto di riferimento nazionale sul fronte della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e della transizione ecologica. Taranto rappresenta un simbolo di rinascita e di trasformazione, e ospitare qui un evento come il TEF significa mettere al centro un territorio che ha molto da raccontare e da offrire in termini di visione e competenze. Con RemTech Expo condividiamo la missione di creare connessioni concrete tra istituzioni, imprese, ricerca e cittadinanza attiva. Il TEF 2025 sarà un’occasione per passare dalle parole ai fatti, favorendo un dialogo costruttivo e progettuale su temi fondamentali per il futuro del Paese”.

“Il TEF – Taranto Eco Forum, grazie al sostegno di tanti partner privati e istituzionali – ha aggiunto Patrick Poggi, presidente di Eurota Ets – ci ha permesso di portare nella nostra città un dibattito qualificato, competente e scientifico sui temi dell’ambiente e dell’innovazione. Grazie all’autorevolezza acquisita, il TEF è oggi la frontiera più avanzata in questo campo, ma è anche lo strumento che ha consentito a tanti progetti di trovare concreta realizzazione nella nostra città. È il nostro più grande orgoglio, che abbiamo cristallizzato nel titolo dell’edizione 2025 con il passaggio ‘dalla visione all’azione’. Il TEF è oggi la voce di una città in grado di fare un salto di qualità”.

Un salto di qualità, quindi, rappresentato dalle novità introdotte nella definizione del forum. Le macro aree salgono a 9, infatti, con una serie di tavole rotonde che vedranno la partecipazione di oltre 50 stakeholder. Per la prima volta si parlerà esclusivamente della nuova frontiera dell’idrogeno, con la macro area “Idrogeno, una nuova era energetica”, mentre quella dedicata genericamente alle bonifiche amplierà le sue vedute per divenire “Bioeconomia, biorisanamento, bonifiche, economia circolare e valorizzazione dei rifiuti”. Restano confermate tutte le altre macro aree: “Energie rinnovabili, produzione ed opportunità”, “Blue economy, tra mare e porto”, “Mobilità sostenibile, il trasporto del futuro”, “Acqua, risorsa preziosa da proteggere”, “Intelligenza artificiale, innovazione reale”, “Responsabilità sociale d’impresa” e “Safety aziendale”.

Viene confermata anche la sessione internazionale in lingua inglese, che nelle scorse edizioni ha consentito al TEF di entrare in contatto con il mondo della ricerca internazionale, connettendo decine di esperti provenienti da altrettante nazioni di tutti i continenti.

Un’altra novità dell’edizione 2025 saranno i workshop del Bioeconomy Day, giornata che celebra la settima edizione della “Giornata Nazionale della Bioeconomia”, promossa e coordinata dal Cluster Spring con Assobiotec-Federchimica. Il Bioeconomy Day prevede l’organizzazione di numerosi eventi onsite e online su tutto il territorio nazionale per raccontare le caratteristiche e opportunità offerte dalla bioeconomia circolare. L’apertura al territorio del TEF, inoltre, vedrà il coinvolgimento diretto di numerosi istituti scolastici che parteciperanno al forum, oltre che alla fortunata intuizione di coinvolgere i partecipanti nelle visite guidate alle bellezze di Taranto, scelta che già nelle scorse edizioni ha riscosso un notevole successo.

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“Forti dell’eredità scientifica e del proficuo dialogo instaurato nelle precedenti edizioni e nel Comitato scientifico 2025, – ha dichiarato Vito Felice Uricchio, commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto CNR-ITC, oltre che coordinatore del Comitato tecnico Scientifico che ha lavorato al programma della manifestazione – presentiamo con rinnovato entusiasmo ed accresciuta consapevolezza il TEF del prossimo 22-23 maggio. Un appuntamento che si consolida come punto di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale per il dibattito sulle tematiche ambientali e che pone al centro Taranto come capitale della transizione giusta in cui sperimentare approcci innovativi con la volontà di rispondere alle urgenze ambientali, offrendo una piattaforma aggiornata per la condivisione delle più recenti scoperte scientifiche, l’analisi delle sfide emergenti e la discussione di soluzioni innovative e integrate. Ora più che mai è fondamentale che il mondo della ricerca e delle imprese dialoghino intensamente con i decisori politici, la società civile per tracciare percorsi concreti verso un futuro più sostenibile e resiliente”.

Rocco De Franchi, responsabile della struttura speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia, ha rilevato come “Taranto sia la città delle transizioni. E utilizzo il plurale volutamente. Transizione ecologica, economica, sociale e politica. Governare i processi necessita innanzi tutto di conoscenza e profondità. Il Taranto Eco Forum è esattamente questo. La Regione Puglia e la sua agenzia strumentale per l’innovazione ARTI aderiscono con convinzione a questa edizione del TEF per rappresentare alla comunità ionica e pugliese tutta le grandi opportunità dei fondi di coesione, del PR 21-27, del JTF. Opportunità che rendono questa terra fertile e accogliente e supportano i processi di sviluppo, insieme a tutti gli attori economici e sociali”.

Gaetano Internò ha portato i saluti del commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Sergio Prete, ribadendo la soddisfazione di rinnovare anche quest’anno la partnership con il Taranto Eco Forum e definendo la presenza dell’authority un’occasione imperdibile per riaffermare il ruolo del porto come driver per lo sviluppo di un nuovo modello economico basato su sostenibilità e innovazione.

Il main partner ha parlato attraverso Renata Viggiano, responsabile Circular Economy REVT – Refining Evolution and Transformation di Eni s.p.a.. “Il Taranto Eco Forum – ha detto iggiano – rappresenta un importante punto di riferimento a livello nazionale per i temi dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. In linea con i nostri valori, vogliamo contribuire a renderlo un laboratorio di resilienza e un incubatore di idee, capace di promuovere i principi dell’economia circolare, valorizzare le risorse e coinvolgere attivamente il territorio”.

Vincenzo Cesareo, presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Taranto e Brindisi, ha affermato come “nonostante i segnali di rallentamento nel percorso verso gli obiettivi di sostenibilità in Europa, il TEF riafferma con forza l’urgenza di agire. Rigenerazione territoriale e transizione ecologica restano fondamenta di un futuro resiliente, con Taranto protagonista di un nuovo equilibrio tra ambiente, salute e sviluppo”.

Per Leonardo Giangrande, presidente di Confcommercio Taranto, “tra le tematiche affrontate in questa edizione, alcune per noi sono centrali, per lo sviluppo del territorio, come la blue economy e le energie rinnovabili. L’analogia tra le tematiche del TEF e le politiche di Confcommercio Taranto è evidente: entrambe mirano a un modello di sviluppo che coniughi crescita economica, sostenibilità ambientale e benessere sociale. Crediamo fermamente che il futuro del nostro territorio passi attraverso la capacità di integrare queste dimensioni, creando sinergie tra i diversi settori economici e valorizzando le nostre specificità ambientali e culturali”.

“Sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa – ha dichiarato Lella Miccolis, vicepresidente di Confindustria Taranto – sono al centro dell’agenda di Confindustria Taranto che propone ai suoi associati un ampio e strutturato progetto di formazione, sensibilizzazione e misurazione del proprio grado di sostenibilità in risposta alle richieste di un mercato che premia e sceglie le aziende i cui prodotti e servizi sono in grado di generare valore condiviso. Un progetto che mira a coinvolgere anche le scuole perché i lavoratori e gli imprenditori di domani non dovranno solo saper fare ma saper fare sostenibilmente”.

“Il Dipartimento Jonico – ha detto Maria Casola, delegata alla “terza missione” del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici: Società, Ambiente e Culture dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – è attore attivo nei processi di transizione in corso a Taranto, contribuendo con metodo scientifico, ascolto e analisi territoriale. Per noi la partnership col TEF è un’opportunità concreta di Terza Missione: un’occasione per rafforzare il legame tra università e società, contribuendo alla generazione di impatto sociale”.

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